mercoledì 24 aprile 2013

La caduta di un Ufo nella Germania Nazista nel 1937



Dieci anni prima che una nave aliena precipitasse nella proprietà del rancher Mack Brazel, vicino a Roswell, New Mexico, un disco volante ha perso il controllo ed è caduto nella campagna della Germania nazista. Questa incredibile storia, coperta dagli Stati Uniti e dall’URSS da oltre settanta anni, si suppone sia la vera motivazione per l’intensa ricerca effettuata dai nazisti sugli aerei senza ali e a forma di disco; l’ossessione di Hitler e Himmler per gli UFO e la tecnologia aliena ha portato a straordinari esperimenti effettuati dalle SS conclusi con la costruzione di veri e propri dischi volanti e della famosa “Campana”: un bizzarro motore multidimensionale che neutralizzerebbe la forza di gravità, provocando una spaccatura nel continuum spazio-temporale stesso e creando sorprendenti effetti.

martedì 16 aprile 2013

L’essere di Atacama: un alieno “lillipuziano”?

 
Ultimamente ha suscitato molto interesse la notizia, rilasciata da Steven Greer, fondatore del Disclosure Project, del ritrovamento del corpo mummificato di un presunto alieno, di ridottissime dimensioni.
Il corpo dell’essere misurerebbe, infatti, circa 14 cm ed è stato ritrovato nel 2003 nel deserto cileno di Atacama presso la località di La Noria da alcuni abitanti del posto.

La notizia del ritrovamento però non è recente; già nel 2006 Cristina Aldea (referente del Centro Ufologico Nazionale italiano per la Germania) aveva eseguito una ricerca e scritto un articolo pubblicato sulla rivista “Ufo Notiziario” n. 65 di Novembre/Ottobre 2006.

E’ sconcertante il fatto che le modalità di ritrovamento descritte da Greer non coincidano con quelle, molto più “semplici”, descritte in tale articolo. Greer, infatti, probabilmente per suscitare ancora più interesse sul caso, afferma addirittura che un militare avrebbe visto la creatura ancora in vita, e avrebbe ricevuto minacce tese a zittirlo. La creatura avrebbe anche tentato di comunicare telepaticamente con il militare che sarebbe giunto sul posto dopo lo schianto dell’astronave pilotata dal minuscolo alieno. Insomma forse Greer più che occuparsi del “Disclosure Project” dovrebbe darsi alla stampa sensazionalistica!

Ma torniamo alla versione, sicuramente più seria, fornita da Cristina Aldea.
 

martedì 9 aprile 2013

Il “Prodigiorum Liber”, Ufo nell’antica Roma (parte seconda).


Ecco la seconda parte (per la prima parte clicca qui) relativa ai “prodigi” registrati da Giulio Ossequente nella sua opera “Prodigiorium Liber”.
Anche nel periodo di tempo andante dal 100 a.C. fino al 17 a.C. nell’antica Roma furono registrati eventi ufologici degni di nota: armi e scudi volanti, travi ardenti e globi infuocati di difficile decifrazione per l’epoca ma che ci ricordano i moderni avvistamenti Ufo e in qualche caso addirittura i nostri moderni aerei a reazione.

Buona lettura!
 
100 a.C. - C. Mario L. Valerio
Fax ardens Tarquiniis late visa subito lapsu cadens. Sub occasu solis orbis clipei similis ab occidente ad orientem visus perferri. In Piceno terrae motu domicilia ruinis prostrata, quaedam convulsa sede sua inclinata manserunt. Fremitus armorum ex inferno auditus. Quadrigae aureatae in foro a pedibus sudaverunt. Fugitivi in Sicilia proeliis trucidati.
A Tarquinia si vide una fiaccola ardente improvvisamente scendere. Al calare del Sole si vide un oggetto circolare simile a uno scudo dirigersi da ovest a est. Nel Piceno le abitazioni furono ridotte in rovine da un terremoto, mentre alcune rimasero inclinate nella loro sede sconvolta. Un fremito di armi fu udito dal fondo della terra. Le Quadrighe dorate nel foro sudarono nella parte inferiore. Gli schiavi fuggitivi in Sicilia furono trucidati in battaglia.
Commento
Una possibile meteora avvistata a Tarquinia e uno “scudo volante” avvistato nella stessa città. Se nel primo caso si tende per una spiegazione “naturale”, nel secondo non pare ci siano fenomeni conosciuti che possano spiegarlo.

L’affascinante romanzo dei “dischi volanti” (parte terza)

Fotogramma di un famoso filmato raffiguranti falsi ufo.

Premessa: la terza parte del servizio pubblicato su “La Domenica del Corriere” nel 1967 parla dei “falsi ufo” e dei modi per crearli. Ovviamente le tecniche descritte si riferisco a quegli anni e oggi ve ne sono di molto più evolute. Resta comunque interessante capire con quale facilità, già all’epoca, era possibile “ingannare” il pubblico con dei semplici accorgimenti.

Buona lettura!


La fertile industria dei “dischi” truccati.

I metodi per ottenere buone fotografie di “dischi volanti” abilmente falsificate sono parecchie decine ed ogni giorno ne nasce uno nuovo: in questa puntata ne passiamo in rassegna i principali, ai quali si debbono alcuni celebri “casi”, che hanno scosso in passato l’opinione pubblica.

La storia non ci ha tramandato il nome di colui che, per primo, realizzò una fotografia “truccata” di disco volante: ma anche se non lo conosciamo, possiamo star certi che la spinta decisiva gli venne proprio da questo termine, “disco”. Difatti, è facilissimo prendere una stoviglia, un lampadario, un piattello, un microsolco: buttarli per aria e, certo con un minimo di occhio, fotografarli. Se si ha cura di sfocare un poco lo sfondo, e di adottare un tempo piuttosto lungo, in modo che il “disco”, per la sua velocità, venga naturalmente mosso, si possono ottenere immagini molto suggestive. Ben diverso sarebbe stato se Kenneth Arnold, il 24 giugno 1947, avesse visto volare sulla sua testa ignara draghi volanti o, semplicemente aeronavi di foggia inusitata: i trucchi si sarebbero straordinariamente ridotti di numero, e i tavoli delle redazioni di tutto il globo sarebbero oggi assai meno ingombri di false “testimonianze”.
 

sabato 6 aprile 2013

Il “Prodigiorum Liber”, Ufo nell’antica Roma (parte prima).

 
Il fenomeno ufologico non nacque assolutamente nell’epoca moderna ma affonda le sue origini agli albori della storia umana.

Diverse sono le fonti di testimonianze di eventi inspiegabili avvenuti nel passato.

Una di queste fonti, tra le più conosciute dagli ufologi, è il “Prodigiorum Liber” di Giulio Ossequente, scritto nel IV secolo d.C.

In questo compendio l’autore elenca tutti quei fatti considerati dei veri e propri “prodigi”, da nascite di bambini o animali con malformazioni, a veri e propri avvistamenti inspiegabili, passando per i cosiddetti fenomeni fortiani (piogge anormali di sangue, latte) a eventi che al giorno d’oggi considereremmo miracolosi (statue di dei che lacrimano).

In questa sede ho voluto raccogliere tutte quelle descrizioni di eventi che richiamano ad avvistamenti di oggetti volanti inspiegabili, dei veri e propri “Res Inexplicatae Volantes”.

Per questo articolo, diviso in più parti, mi sono avvalso della traduzione del testo effettuata dal latino all’italiano dagli studenti del Liceo Scientifico “Torelli” di Fano con la supervisione del prof. Stefano Lancioni che potete trovare al seguente indirizzo web: http://win98.altervista.org/libro-prodigi-tradotto.pdf

Inoltre per alcuni controlli relativi alla traduzione ho utilizzato il dizionario di latino online raggiungibile a questo indirizzo: http://www.dizionario-latino.com/index.php

Ho mantenuto la suddivisione in anni (con indicazione dei consoli in carica) e l’intera stesura dei fatti accaduti, evidenziando quelli rilevanti in campo ufologico. E’ presente l’originale in latino con successiva traduzione in italiano e un mio commento finale.

Questa prima parte comprende il periodo storico che va dal 190 a.C. al 100 a.C.

Buona lettura!

giovedì 4 aprile 2013

L’affascinante romanzo dei “dischi volanti” (parte seconda)

L'avvistamento di K.Arnold in una illustrazione dell'epoca.

Premessa: di seguito la seconda parte del servizio pubblicato su “La Domenica del Corriere” nel 1967.
Buona lettura!

663 offetti che nessuno ha spiegato

Su 11.074 segnalazioni registrate negli ultimi vent’anni dai centri ufficiali degli Stati Uniti, 663 si riferiscono a “oggetti non identificati”. In tutto il mondo saranno, però, almeno due o tremila. Vi sono sintomi che l’intera questione possa essere chiarita già nel corso del 1967.

Il 24 giugno 1947, dunque 20 anni fa, un certo Kenneth Arnold, pilota civile americano che stava volando sullo Stato di Washington alla ricerca di un apparecchio che si supponeva precipitato, si vide raggiungere, sorpassare e lasciare indietro da una formazione di nove dischi volanti. Erano simili a gigantesche boccole di bronzo, curiosamente smangiate da una parte: e con un diametro non inferiore ai 35 metri.
Kenneth Arnold si dimenticò all’istante della sua missione, scese a terra precipitosamente ed dette al mondo la notizia fulminante dell’esistenza dei “piatti volanti”.

Da allora, un calcolo stimato fa ascendere ad almeno 150.000 il numero degli avvistamenti, un buon terzo dei quali avvenuti da parte di più persone contemporaneamente. In pratica se si eccettuano vasche da bagno, culle per neonati e ferri da stiro, in cielo è stato visto di tutto, compresi bricchi da caffè, teiere, trottole e cappelli a cilindro. Un ventennale “Salone del Disco”, che ha finito per far perdere non solo all’umanità stupefatta, ma anche a chi si occupa più da vicino di queste cose, il senso delle proporzioni e probabilmente il significato più profondo di certi singolari fenomeni.

mercoledì 3 aprile 2013

Il falso Ufo di Montalcino


Esaltazione dell’Eucarestia (part. della Trinità)
Spesso quando si parla di Ufo nel passato, si portano come prove le immagini di alcuni dipinti che raffigurerebbero degli oggetti volanti non identificati.

Molto spesso però queste conclusioni sono frutto di mal interpretazioni di quanto raffigurato nell’opera. Dobbiamo, infatti, tener presente che molto spesso si tratta di rappresentazioni allegoriche di eventi o figure religiose.

Uno di questi casi è sicuramente quello del cosiddetto “Ufo di Montalcino”.

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