martedì 22 ottobre 2013

UFO nella storia: avvistamenti storici dal 60 DC al 927 DC.


Raffigurazione della Visione dell'imperatore Costantino
Seconda parte relativa agli avvistamenti di oggetti volanti non identificati avvenuti nel passato.

Di particolare interesse gli episodi avvenuti in paesi “esotici” quali Giappone, Cina e India, a conferma che tali episodi non erano di esclusivo appannaggio del continente europeo.
  • 60 DC, Scozia: una nave volante fu vista attraversare il cielo notturno.
  • 70 DC, Flavio Giuseppe in la "Guerra giudaica" libro CXI racconta: “il 21 maggio un fantasma demoniaco di dimensioni incredibili… prima dell’alba  apparve nell'aria sopra i carri e le truppe armate di tutto il paese, attraversando le nuvole intorno la città”.
  • 80 DC, Scozia: Wolffhart Conrad, Lycothenes, uno scrittore medievale riporta: "quando l'imperatore romano Agricola era in Scozia, meravigliose fiamme furono viste nei cieli sopra Caledon Wood, durante un’intera notte invernale. Ovunque l'aria bruciava e molte notti, quando il tempo era sereno, una nave fu  vista muoversi velocemente nel cielo."
  • 98 DC, Roma: ancora Conrad Wolffhart, riporta: "al tramonto, uno scudo ardente passò nel cielo. Proveniva brillando da ovest e si dirigeva verso est".
  • 312 DC: Costantino e il suo esercito videro in cielo una croce luminosa. Egli (Costantino) affermò che si trattava di un segno inviato da Cristo, a conferma che avrebbe trionfato sul rivale al trono imperiale, Massenzio.
  • 393 DC, impero bizantino: strane luci furono viste nel cielo durante il regno dell'imperatore Teodosio. All’improvviso, un globo luminoso apparve a mezzanotte vicino Venere. Questo globo aveva una magnitudine poco più bassa del pianeta, e poco a poco, un gran numero di altri globi si avvicinò al primo. Lo spettacolo era come uno sciame di api che volano intorno l'apicoltore. 

giovedì 19 settembre 2013

E se l’Ufo non c’è? Abduction: una nuova teoria.


Il "padre" dell'ufologlia Joseph Allen Hynek classificò gli avvistamenti Ufo in tre diverse macro-categorie:  

       I.      Incontri ravvicinati del primo tipo (IR1): avvistamento di uno o più oggetti volanti non identificati'. A sua volta questa tipologia è suddivise in altre categorie (luci diurne, luci notturne…)

    II.      Incontri ravvicinati del secondo tipo (IR2): oltre all’avvistamento dell’oggetto volante non identificato si verificano degli effetti fisici sull’ambiente circostante l’ufo (terreno, abitazioni, piante, auto…) e anche sulle persone testimoni dell’evento. Sono esempi classici lo spegnimento dei motori delle auto, le tracce al suolo dovute all’atterraggio degli oggetti, alterazioni chimico-fisiche del terreno sottostante l’oggetto, effetti fisiologici sulle persone come calore, nausea, mal di testa ect.

 III.      Incontri ravvicinati del terzo tipo (IR3): in associazione all’avvistamento dell’ufo viene anche rilevata la presenza di esseri animati all’interno o nei pressi dello stesso.

Nella casistica ufologica però possiamo trovare moltissimi avvistamenti che non rientrano tra queste tre macro-categorie per il semplice fatto che l’ufo vero e proprio non viene visto o non è presente.

Un’esempio è quello dei presunti avvistamenti di “umanoidi volanti”: esseri dalla forma umana  spesso dotati di una sorta di “jet-pack” oppure di vere o proprie ali, che vengono avvistati durante il volo. 

Altri tipi di “incontri” vedono come protagonisti, oltre al testimone, creature di diversi tipi: si va dal famigerato Men in Black fino all'essere di pura luce. In questi casi potrebbe essere opinabile accostare tali avvistamenti alla classica ricerca ufologica, ma si parlerebbe piuttosto di Criptozoologia, che si occupa dello studio di animali ritenuti estinti o addirittura considerati delle leggende (Chupacabra, Yeti, Mothman….).

sabato 14 settembre 2013

UFO nella storia: avvistamenti storici tra il 45000 A.C. e il 9 A.C.


I Wandjina venerati dagli aborigeni australiani
Durante il corso della storia umana sono stati innumerevoli gli avvistamenti di oggetti misteriosi nel cielo. Gli antichi cronisti e storici hanno spesso preso nota di questi eventi, lasciando ai posteri le descrizioni di veri e propri avvistamenti di oggetti volanti non identificati.

Vorrei quindi proporre a tutti i lettori, una carrellata di tutti i più importanti avvistamenti effettuati nel passato.

La prima “tappa” comprende gli avvistamenti avvenuti tra il 45.000 A.C. e il 9 A.C. Vi sono nell’elenco che segue alcuni episodi più famosi degli altri (ad esempio quelli legati ad Alessandro Magno di cui abbiamo già parlato, o quello del profeta Ezechiele, che meriterebbero un approfondimento a parte). Ho omesso inoltre di riportare le varie descrizioni di scudi volanti, travi ardenti ecc, presenti nell’opera di Giulio Ossequiente  “Prodigiorum Liber”, che potete trovare su questo blog in un articolo diviso in due parti.
 

venerdì 13 settembre 2013

Chengdu: la Roswell cinese



Uno dei casi più famosi e discussi di tutta la storia ufologica è senza dubbio il cosiddetto “Incidente di Roswell” avvenuto l’8 luglio 1847 nei pressi della cittadina di Roswell nel New Mexico.

Tale evento è ancora oggi, dopo più di sessant’anni, al centro dell’attenzione degli ufologi ma anche degli scettici; i primi continuano ad investigare trovando anche nuovi indizi che avvallerebbero l’ipotesi ufologica, i secondi continuano invece a sfornare nuove e bizzarre spiegazioni convenzionali (palloni sonda, progetto Mogul, piano sovietico…).

Non molti sono a conoscenza, però, che 10 giorni dopo il famoso incidente avvenuto su suolo statunitense, si sarebbe verificato un analogo “ufo crash” in Cina, precisamente nei pressi di Chengdu,  città situata nel sudovest del paese.
 

domenica 8 settembre 2013

I Silfi medievali: visite aliene nel passato?


Ufo sopra Angers nel 842 dc
Ricercando eventi del passato che potessero nascondere un eventuale contatto con esseri extraterrestri, mi sono imbattuto nelle descrizioni di particolari “incontri” avvenuti durante i regni di Pipino il Breve e Carlo Magno.

Tali eventi sono riportati nell’opera di Montfaucon De Villars intitolata “Il Conte di Gabalis”; questo libretto è un vero e proprio compendio che descrive diverse creature fantastiche (Silfi, Gnomi, Ninfe e Salamandri) ognuna delle quali abbinate a un diverso elemento (aria, terra, acqua e fuoco) e dei sistemi per entrare in contatto con esse.

In ambito ufologico sono molto interessanti le descrizioni dei Silfi, ovvero delle creature che vivrebbero nell’aria all’interno di mirabolanti navi volanti e che spesso entravano in contatto con gli stupefatti abitanti della Francia medievale causando a quest’ultimi non pochi problemi.

Ma lasciamo la parola direttamente a Montfaucon riprendendo uno stralcio della sua opera:
 

martedì 2 luglio 2013

Il Crop Circle di Robella (Asti)


Una delle foto scattate all'interno della formazione
Come preannunciato nel articolo precedente stamattina di buon ora mi sono recato a visitare il crop circle apparso nelle campagne dell’astigiano, più precisamente in località Cavallo Grigio di Robella. 

L’agroglifo è situato a poca distanza dalla strada statale in un campo di grano in pendenza. Dalla strada non è possibile vedere l’intero cerchio e per poterne ammirare la bellezza occorre recarsi sulle colline a fronte dello stesso, percorrendo delle strette stradine asfaltate.

Giunto sul posto ho chiesto informazioni sul proprietario del campo ad una gentile signora nel cortile della sua abitazione, situata a circa un centinaio di metri dalla formazione. Ho cosi fatto visita al proprietario dell’appezzamento che ci ha informato di aver addirittura segnalato, tramite dei nastri, la via migliore per entrare all’interno del cerchio, in modo da non rovinare ulteriormente il grano ancora “illeso”. 

L’entrata del campo è situata sui bordi della stradina che porta al borgo di Robella, sulle colline sovrastanti la formazione. Il cerchio vero e proprio è raggiungibile percorrendo uno dei solchi lasciati dal trattore. 

Prima di tutto occorre dire che le foto dall’alto sono ben altra cosa rispetto alla visuale che si ha da terra. All’interno della formazione è infatti possibile cogliere tutti i “difetti” che dall’alto non sono visibili. 

Crop Circle a Robella (Asti)


Image Roberto Giordano Copyright 2013
Come ogni anno, anche se in ritardo di qualche giorno rispetto a quelli passati, anche nel 2013 il Piemonte ha il suo consueto cerchio nel grano, comparso la notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno.

Il cerchio è situato a Robella in provincia di Asti, poco lontano dai luoghi dove negli anni scorsi sono stati rinvenuti altri cerchi di notevole bellezza.

La notizia è stata tempestivamente comunicata ai vari organi di stampa tra cui il quotidiano locale "La Nuova Provincia" il cui articolo pubblichiamo per intero di seguito.


venerdì 28 giugno 2013

27 ottobre 1954: Ufo su Firenze!


 
E’ il 27 ottobre del 1954; nello stadio Artemio Franchi di Firenze si sta disputando la partita di calcio tra la Fiorentina e la Pistoiese. Ben presto però, alle 14.20, nel cielo sopra lo stadio apparve una vera e propria squadriglia di 20 oggetti volanti, che provenienti da Prato (i cui abitanti poco prima avvistarono gli stessi oggetti sfrecciare alla volta di Firenze) si dirigono, in formazione e ad una velocità molto elevata, in direzione Nord Ovest - Sud Est.  

Secondo le testimonianze raccolte successivamente, gli oggetti avevano forme diverse: alcuni avevano l'aspetto di ali d'aquila, altri presentavano una forma di goccia, altri ancora erano dei dischi piatti, bianchi e lucenti. L’avvistamento durò ben 15 minuti durante i quali la redazione de "La Nazione" venne letteralmente sommersa dalle telefonate di centinaia di cittadini terrorizzati; il capocronista Giorgio Batini, salì immediatamente sul tetto assieme ad altri colleghi e tutti poterono vedere con i propri occhi lo spettacolo che si stava svolgendo nei cieli della città. 

Nel frattempo, le migliaia di tifosi presenti alla partita, nonché gli stessi calciatori, arbitri e tutto il restante personale dello stadio,  osservavano la scena attoniti. A questo punto l'arbitro si vide costretto ad interrompere il derby: per ben 11 minuti la formazione di Ufo eseguì evoluzioni acrobatiche sopra l’“Artemio Franchi” per poi sfrecciare via a zig zag. 

La vicenda aveva dell’incredibile: migliaia di persone, anzi, un'intera città,  avevano assistito alle evoluzioni di quegli oggetti non identificati, ma le sorprese non erano ancora finite.

mercoledì 26 giugno 2013

Niente Ufo siamo inglesi: il MoD chiude l’ufficio sugli Ufo.


 
Parafrasando il titolo di un vecchio film degli anni 70  è possibile sintetizzare quello che è avvenuto pochi giorni fa presso il Ministero della Difesa britannico che ha deciso di chiudere l’ufficio che si occupava delle segnalazioni di oggetti volanti non identificati sui cieli del Regno Unito. 

Ma aspettate un momento… Questa notizia non mi è nuova… Ma tale ufficio non era stato chiuso già nel lontano 2009 ? 

Una breve ricerca sul web conferma questo mio ricordo:
 

Ma allora perché la notizia è stata ripresa con tanto clamore in questi giorni? 

Molto probabilmente, come ipotizzato dal presidente del Centro Ufologico Nazionale, Vladimiro Bibolotti, nel suo articolo pubblicato su “Il Fatto Quotidiano Online”, si tratta di una mossa atta a mettere in ombra il sessantaseiesimo anniversario dell’avvistamento di Kenneth Arnold, considerato da tutti il primo avvistamento ufficiale dell’Ufologia moderna. 

Ci troviamo quindi davanti l’ennesima operazione mediatica atta a minimizzare il fenomeno ufologico, adducendo come causa per la chiusura dell’ufficio, la mancanza di “evidenze extraterrestri di attività ostile o minacce alla sicurezza nazionale.”

Ovviamente si ignorano le centinaia di avvistamenti inspiegabili, effettuati anche da piloti, sia civili che militari da ormai quasi settanta anni. Ma forse è proprio nella natura misteriosa del fenomeno che sta il problema: non essendo riusciti a fornire una spiegazione razionale il MoD (Ministero della Difesa) ha preferito “gettare la spugna” dando il via ad un’operazione mediatica di discredito del fenomeno.
 

Fonti:
 

La bufala dell’Apollo 20


 
La rivoluzione di Internet ha portato sicuramente molti benefici in merito alla diffusione delle notizie e alla libertà di informazione gratuita. Vi è però anche un rovescio della medaglia che si nota anche per quanto riguarda la Ricerca Ufologica. 

Da anni ormai circola sul web la bufala relativa alla fantomatica missione “Apollo 20” durante la quale sarebbe stato recuperato il corpo di un’aliena, ribattezzata “Monnalisa”!! 

Tale missione sarebbe avvenuta nel 1976 e sarebbe stata una missione congiunta USA-URSS con lo scopo di esplorare una nave spaziale posata sul suolo lunare da migliaia di anni. 

A rendere pubblica questa storia ci ha pensato William Rutledge, che asserisce di essere stato uno degli astronauti di questa missione insieme all'americana Leona Snyder e al russo Alexei Leonov.

Essi sarebbero partiti a bordo di uno Shuttle, avente come vettore un razzo Saturn V, dalla base californiana di Vandenberg. 

In Italia tale storia è stata recentemente oggetto di un servizio della trasmissione “Mistero” in onda su Italia 1, che ha contribuito così alla diffusione di questa bufala. 

A suo tempo furono fatte dettagliate ricerche e analisi su questa storia e sui video proposti come prova. Tali ricerche, effettuate dal CUN (Centro Ufologico Nazionale), in particolare dalla sezione del Veneto sono disponibili ai seguenti indirizzi:
 
http://www.cun-veneto.it/images/Apollo20.pdf


Era mio dovere contribuire alla diffusione di tale ricerca in modo da contrastare il proliferare di articoli e post in tutta la rete che ancora pretendono di asserire che questa vicenda si basi su fatti reali.

La croce su Roma del 1954.


 
Uno dei più importanti eventi ufologici del ventunesimo secolo è stato senza dubbio quello accorso il 6 novembre 1954 nei cieli di Roma. Quel giorno decine di testimoni avvistarono nei cieli della capitale una formazione “a croce” formata da decine di Ufo.

Un inequivocabile messaggio, volto a rimarcare la loro presenza nei nostri cieli, nel luogo più importante della Cristianità.

Ma gli Ufo non furono avvistati solo quel giorno ma anche quello successivo, pur non ripresentando la stessa formazione, offrendo ai testimoni un altro “carosello aereo” durato diverse ore. 

Questo avvistamento segnò il vero inizio della Ricerca Ufologica in Italia in quanto uno dei suoi più autorevoli testimoni fu il Console Alberto Perego, pioniere dell’Ufologia in Italia che nel suo libro “Gli extraterrestri sono tornati” inserì un accurato resoconto dell’evento. 

Ve lo propongo di seguito.
 

giovedì 20 giugno 2013

Gli Ufo di Alessandro Magno


 
Uno dei più grandi condottieri della Storia fu senza dubbio Alessandro Magno.

In pochi anni, dopo essere diventato re della Macedonia, a seguito della morte del padre Filippo II, riuscì a conquistare uno dei più grandi imperi mai costituiti.

Le sue imprese hanno qualcosa di straordinario, di sovraumano, non a caso a Babilonia venne acclamato come un dio sceso in terra.

Non tutti sanno però che anche Alessandro Magno ebbe a che fare con apparizioni di misteriosi oggetti volanti.

I due casi più famosi accaddero durante l’assedio della città di Tiro (332 a.c.) e durante l’invasione dell’India (329 a.c.).

Nel 332 a.c. Alessandro, in previsione della sua prossima invasione dell’Impero Persiano, decise di conquistare la città di Tiro situata su un’isola di fronte alle attuali coste del Libano; la sua conquista era fondamentale per non rischiare che tale città portuale fosse utilizzata dai persiani per attaccare la flotta greca.
 

lunedì 17 giugno 2013

La Battaglia di Los Angeles: Ufo o pallone sonda?


 
La mattina del 25 febbraio del 1942, a Los Angeles, avvenne uno dei più discussi casi ufologici del ventunesimo secolo.

Alle ore 2.15 la rete di radar americani, posta a controllo della costa est, rilevò un oggetto a circa 193 km dalla costa californiana; immediatamente l’intero apparato difensivo statunitense venne messo in preallarme, compresa l’artiglieria contraerea. Alle 3.06 un oggetto (presumibilmente lo stesso) venne avvistato sulla capitale californiana e la contraerea, coadiuvata dai potenti riflettori posti a terra, aprì il fuoco contro di esso. La “battaglia” infuriò per circa un’ora, durante la quale un’infinità di proiettili furono sparati contro il presunto aereo nemico. Ovviamente si pensava ad un attacco nemico ad opera dei giapponesi.

L’oggetto però non venne abbattuto e, a detta dei testimoni, sembrava sorvolare lentamente la città senza curarsi del fuoco di sbarramento che gli si riversava contro.

Il mattino dl 25 febbraio, alle prime luci dell’alba, si riscontrarono numerosi danni, provocati dai proiettili lanciati contro l’oggetto, i cui bossoli ricadevano a terra provocando lesioni ad edifici ed anche a persone (in totale vi furono sei vittime, tutte causate da “fuoco amico”).

Ma si trattava realmente di un attacco nipponico? 
 

venerdì 3 maggio 2013

L’essere di Atacama: un caso montato ad arte per destabilizzare l’ufologia?



 
Lunedì 22 aprile è stato rilasciato Sirius, il documentario realizzato da Steven Greer che annunciava un importante passo avanti nella ricerca di forme di vita extraterrestri.

Nel documentario sono stati finalmente rivelati i risultati inerenti il dna del piccolissimo scheletro rinvenuto ad Atacama, in Cile.

Nel documentario è stato intervistato Garry Nolan, direttore di Biologia delle cellule staminali presso la Scuola di Medicina dell'Università di Stanford in California, che ha eseguito i test del DNA:

"Posso dire con assoluta certezza che non è una scimmia. E 'umano.... Ovviamente, respirava, si nutirva e metabolizzava. Viene da pensare quanto poteva essere grande quando è nato".
 

Caso risolto?
 
Sicuramente ora abbiamo le prove che si tratta solamente di una mutazione umana ma forse il “mistero” da svelare è un altro.

Il comportamento di Greer è stato tutto fuorché professionale e volto alla scoperta della verità.

Come già anticipato nel precedente articolo (L’esseredi Atacama: alieno “lillipuziano”?) Greer ha “condito” l’intera vicenda con false testimonianze a favore dell’origini aliene dell’essere, creando un polverone mediatico non indifferente. Ora alla luce dei risultati delle analisi tutta la vicenda prende delle tinte a mio avviso molto fosche.

Ho il fondato sospetto che tutto ciò sia stato preponderato al fine di destabilizzare la seria ricerca ufologica. Non dimentichiamoci che la storia dell’essere di Atacama è conosciuta, in ambiente ufologico, già dal 2006; perché solo nel 2013 Greer ha deciso di occuparsi di questo caso? E perché ha agito in modo così sconsiderato, urlando al mondo di aver trovato le prove dell’esistenza di vita aliena, prima di avere delle prove certe a sostegno?
 
Forse era solo un modo per fare della facile pubblicità al suo documentario, ma sicuramente il suo operato non è stato rivolto al bene della ricerca ufologica.

mercoledì 24 aprile 2013

La caduta di un Ufo nella Germania Nazista nel 1937



Dieci anni prima che una nave aliena precipitasse nella proprietà del rancher Mack Brazel, vicino a Roswell, New Mexico, un disco volante ha perso il controllo ed è caduto nella campagna della Germania nazista. Questa incredibile storia, coperta dagli Stati Uniti e dall’URSS da oltre settanta anni, si suppone sia la vera motivazione per l’intensa ricerca effettuata dai nazisti sugli aerei senza ali e a forma di disco; l’ossessione di Hitler e Himmler per gli UFO e la tecnologia aliena ha portato a straordinari esperimenti effettuati dalle SS conclusi con la costruzione di veri e propri dischi volanti e della famosa “Campana”: un bizzarro motore multidimensionale che neutralizzerebbe la forza di gravità, provocando una spaccatura nel continuum spazio-temporale stesso e creando sorprendenti effetti.

martedì 16 aprile 2013

L’essere di Atacama: un alieno “lillipuziano”?

 
Ultimamente ha suscitato molto interesse la notizia, rilasciata da Steven Greer, fondatore del Disclosure Project, del ritrovamento del corpo mummificato di un presunto alieno, di ridottissime dimensioni.
Il corpo dell’essere misurerebbe, infatti, circa 14 cm ed è stato ritrovato nel 2003 nel deserto cileno di Atacama presso la località di La Noria da alcuni abitanti del posto.

La notizia del ritrovamento però non è recente; già nel 2006 Cristina Aldea (referente del Centro Ufologico Nazionale italiano per la Germania) aveva eseguito una ricerca e scritto un articolo pubblicato sulla rivista “Ufo Notiziario” n. 65 di Novembre/Ottobre 2006.

E’ sconcertante il fatto che le modalità di ritrovamento descritte da Greer non coincidano con quelle, molto più “semplici”, descritte in tale articolo. Greer, infatti, probabilmente per suscitare ancora più interesse sul caso, afferma addirittura che un militare avrebbe visto la creatura ancora in vita, e avrebbe ricevuto minacce tese a zittirlo. La creatura avrebbe anche tentato di comunicare telepaticamente con il militare che sarebbe giunto sul posto dopo lo schianto dell’astronave pilotata dal minuscolo alieno. Insomma forse Greer più che occuparsi del “Disclosure Project” dovrebbe darsi alla stampa sensazionalistica!

Ma torniamo alla versione, sicuramente più seria, fornita da Cristina Aldea.
 

martedì 9 aprile 2013

Il “Prodigiorum Liber”, Ufo nell’antica Roma (parte seconda).


Ecco la seconda parte (per la prima parte clicca qui) relativa ai “prodigi” registrati da Giulio Ossequente nella sua opera “Prodigiorium Liber”.
Anche nel periodo di tempo andante dal 100 a.C. fino al 17 a.C. nell’antica Roma furono registrati eventi ufologici degni di nota: armi e scudi volanti, travi ardenti e globi infuocati di difficile decifrazione per l’epoca ma che ci ricordano i moderni avvistamenti Ufo e in qualche caso addirittura i nostri moderni aerei a reazione.

Buona lettura!
 
100 a.C. - C. Mario L. Valerio
Fax ardens Tarquiniis late visa subito lapsu cadens. Sub occasu solis orbis clipei similis ab occidente ad orientem visus perferri. In Piceno terrae motu domicilia ruinis prostrata, quaedam convulsa sede sua inclinata manserunt. Fremitus armorum ex inferno auditus. Quadrigae aureatae in foro a pedibus sudaverunt. Fugitivi in Sicilia proeliis trucidati.
A Tarquinia si vide una fiaccola ardente improvvisamente scendere. Al calare del Sole si vide un oggetto circolare simile a uno scudo dirigersi da ovest a est. Nel Piceno le abitazioni furono ridotte in rovine da un terremoto, mentre alcune rimasero inclinate nella loro sede sconvolta. Un fremito di armi fu udito dal fondo della terra. Le Quadrighe dorate nel foro sudarono nella parte inferiore. Gli schiavi fuggitivi in Sicilia furono trucidati in battaglia.
Commento
Una possibile meteora avvistata a Tarquinia e uno “scudo volante” avvistato nella stessa città. Se nel primo caso si tende per una spiegazione “naturale”, nel secondo non pare ci siano fenomeni conosciuti che possano spiegarlo.

L’affascinante romanzo dei “dischi volanti” (parte terza)

Fotogramma di un famoso filmato raffiguranti falsi ufo.

Premessa: la terza parte del servizio pubblicato su “La Domenica del Corriere” nel 1967 parla dei “falsi ufo” e dei modi per crearli. Ovviamente le tecniche descritte si riferisco a quegli anni e oggi ve ne sono di molto più evolute. Resta comunque interessante capire con quale facilità, già all’epoca, era possibile “ingannare” il pubblico con dei semplici accorgimenti.

Buona lettura!


La fertile industria dei “dischi” truccati.

I metodi per ottenere buone fotografie di “dischi volanti” abilmente falsificate sono parecchie decine ed ogni giorno ne nasce uno nuovo: in questa puntata ne passiamo in rassegna i principali, ai quali si debbono alcuni celebri “casi”, che hanno scosso in passato l’opinione pubblica.

La storia non ci ha tramandato il nome di colui che, per primo, realizzò una fotografia “truccata” di disco volante: ma anche se non lo conosciamo, possiamo star certi che la spinta decisiva gli venne proprio da questo termine, “disco”. Difatti, è facilissimo prendere una stoviglia, un lampadario, un piattello, un microsolco: buttarli per aria e, certo con un minimo di occhio, fotografarli. Se si ha cura di sfocare un poco lo sfondo, e di adottare un tempo piuttosto lungo, in modo che il “disco”, per la sua velocità, venga naturalmente mosso, si possono ottenere immagini molto suggestive. Ben diverso sarebbe stato se Kenneth Arnold, il 24 giugno 1947, avesse visto volare sulla sua testa ignara draghi volanti o, semplicemente aeronavi di foggia inusitata: i trucchi si sarebbero straordinariamente ridotti di numero, e i tavoli delle redazioni di tutto il globo sarebbero oggi assai meno ingombri di false “testimonianze”.
 

sabato 6 aprile 2013

Il “Prodigiorum Liber”, Ufo nell’antica Roma (parte prima).

 
Il fenomeno ufologico non nacque assolutamente nell’epoca moderna ma affonda le sue origini agli albori della storia umana.

Diverse sono le fonti di testimonianze di eventi inspiegabili avvenuti nel passato.

Una di queste fonti, tra le più conosciute dagli ufologi, è il “Prodigiorum Liber” di Giulio Ossequente, scritto nel IV secolo d.C.

In questo compendio l’autore elenca tutti quei fatti considerati dei veri e propri “prodigi”, da nascite di bambini o animali con malformazioni, a veri e propri avvistamenti inspiegabili, passando per i cosiddetti fenomeni fortiani (piogge anormali di sangue, latte) a eventi che al giorno d’oggi considereremmo miracolosi (statue di dei che lacrimano).

In questa sede ho voluto raccogliere tutte quelle descrizioni di eventi che richiamano ad avvistamenti di oggetti volanti inspiegabili, dei veri e propri “Res Inexplicatae Volantes”.

Per questo articolo, diviso in più parti, mi sono avvalso della traduzione del testo effettuata dal latino all’italiano dagli studenti del Liceo Scientifico “Torelli” di Fano con la supervisione del prof. Stefano Lancioni che potete trovare al seguente indirizzo web: http://win98.altervista.org/libro-prodigi-tradotto.pdf

Inoltre per alcuni controlli relativi alla traduzione ho utilizzato il dizionario di latino online raggiungibile a questo indirizzo: http://www.dizionario-latino.com/index.php

Ho mantenuto la suddivisione in anni (con indicazione dei consoli in carica) e l’intera stesura dei fatti accaduti, evidenziando quelli rilevanti in campo ufologico. E’ presente l’originale in latino con successiva traduzione in italiano e un mio commento finale.

Questa prima parte comprende il periodo storico che va dal 190 a.C. al 100 a.C.

Buona lettura!

giovedì 4 aprile 2013

L’affascinante romanzo dei “dischi volanti” (parte seconda)

L'avvistamento di K.Arnold in una illustrazione dell'epoca.

Premessa: di seguito la seconda parte del servizio pubblicato su “La Domenica del Corriere” nel 1967.
Buona lettura!

663 offetti che nessuno ha spiegato

Su 11.074 segnalazioni registrate negli ultimi vent’anni dai centri ufficiali degli Stati Uniti, 663 si riferiscono a “oggetti non identificati”. In tutto il mondo saranno, però, almeno due o tremila. Vi sono sintomi che l’intera questione possa essere chiarita già nel corso del 1967.

Il 24 giugno 1947, dunque 20 anni fa, un certo Kenneth Arnold, pilota civile americano che stava volando sullo Stato di Washington alla ricerca di un apparecchio che si supponeva precipitato, si vide raggiungere, sorpassare e lasciare indietro da una formazione di nove dischi volanti. Erano simili a gigantesche boccole di bronzo, curiosamente smangiate da una parte: e con un diametro non inferiore ai 35 metri.
Kenneth Arnold si dimenticò all’istante della sua missione, scese a terra precipitosamente ed dette al mondo la notizia fulminante dell’esistenza dei “piatti volanti”.

Da allora, un calcolo stimato fa ascendere ad almeno 150.000 il numero degli avvistamenti, un buon terzo dei quali avvenuti da parte di più persone contemporaneamente. In pratica se si eccettuano vasche da bagno, culle per neonati e ferri da stiro, in cielo è stato visto di tutto, compresi bricchi da caffè, teiere, trottole e cappelli a cilindro. Un ventennale “Salone del Disco”, che ha finito per far perdere non solo all’umanità stupefatta, ma anche a chi si occupa più da vicino di queste cose, il senso delle proporzioni e probabilmente il significato più profondo di certi singolari fenomeni.

mercoledì 3 aprile 2013

Il falso Ufo di Montalcino


Esaltazione dell’Eucarestia (part. della Trinità)
Spesso quando si parla di Ufo nel passato, si portano come prove le immagini di alcuni dipinti che raffigurerebbero degli oggetti volanti non identificati.

Molto spesso però queste conclusioni sono frutto di mal interpretazioni di quanto raffigurato nell’opera. Dobbiamo, infatti, tener presente che molto spesso si tratta di rappresentazioni allegoriche di eventi o figure religiose.

Uno di questi casi è sicuramente quello del cosiddetto “Ufo di Montalcino”.

domenica 31 marzo 2013

L’affascinante romanzo dei “dischi volanti” (parte prima)


L'avvistamento del 1566 a Basilea
Premessa: vorrei proporre ai lettori una serie di articoli, apparsi su “La Domenica del Corriere” alla fine degli anni ’60, che a mio avviso possono fornire una buona base di partenza per tutti i “neofiti” dell’ufologia, ma che comunque saranno una piacevole lettura anche per i più esperti.


Da trenta secoli continuiamo a vederli

Le testimonianze letterarie, pittoriche e monumentali che sono state riunite e studiate in questi ultimi anni, permettono di pensare che i “dischi volanti” siano nuovi solo di nome: più o meno nella stessa forma e con l’aggiunta di una sbrigliata fantasia, questo fenomeno è stato sempre osservato dal più profondo dei secoli. 

Contro coloro che si dicono convinti dell’esistenza dei “dischi volanti”, si sogliono portare due tipi di obiezioni fondamentali: la suggestione collettiva e l’equivoco. Si dice, insomma: “Hai creduto di vedere, ma, in realtà, ti sei lasciato influenzare dai racconti altrui”. Oppure: “Hai visto, ma ciò che hai creduto un disco volante, non era altro che un pallone, un aereo, un fuoco fatuo, un particolare fenomeno dell’atmosfera”.

Si tratta di un gioco chiuso, almeno finché qualcuno non riuscirà a catturare materialmente uno di questi “oggetti sconosciuti”, impacchettarlo e portarlo a chi di dovere. Fino al giorno in cui questo non succederà ogni testimonianza moderna è soggetta, ed è giusto che sia così, alle due obiezioni che si sono dette.

Il metodo di ricerca storico permette, entro una certa misura, di uscire da questo pelago e di camminare in zone “non sospette”, comunque al riparo da queste due accuse. I nostri lontani progenitori romani non conoscevano la stampa, la radio, la televisione: e perciò tra di loro i fenomeni di suggestione collettiva che ci sono così familiari o non avvenivano o avvenivano in altro modo.

Non solo. Dobbiamo tener conto che macchine volanti, luce elettrica, comunicazioni radio e motori sono comparsi non prima di una sessantina di anni or sono, dunque, largheggiando, nell’ultimo secolo. Per i settanta secoli di storia scritta precedenti, non soltanto le macchine volanti non esistevano e quindi non volavano, ma erano anche difficilmente pensabili: la letteratura ci informa di quali sono stati gli sforzi di fantasia dei nostri bisavoli al proposito. Nessuno di essi riuscì ma a escogitare per esempio per il volo qualcosa di diverso da macchine mosse da ali, approssimativamente a quelle di un uccello.

sabato 30 marzo 2013

Medvedev, gli UFO e i Men in Black


A dicembre 2012 ha suscitato molto scalpore mediatico la notizia, apparsa su molti giornali e tv, che riguardava il premier russo Dmitri Medvedev.

In un supposto fuorionda, susseguitosi dopo un’intervista per il telegiornale “Nedelja”, Medvedev avrebbe fatto sorprendenti rivelazioni riguardati Ufo ed alieni.
Di seguito un estratto (I= intervistatrice M=Medvedev):
I: “C’è i giro l’opinione che su alcuni avvenimenti esistano dei “dossier” molto voluminosi con sopra scritto “SEGRETISSIMO”, e che là siano racchiusi tutti i segreti del mondo, e che Voi sappiate assolutamente tutto. Per esempio, se sono o no venuti sulla Terra degli extraterrestri, i cosiddetti “omini verdi”.
M: “Dunque, lo dico a lei per la prima e ultima volta. Insieme alla “valigetta con i codici nucleari” , al presidente della Nazione (si intende la Russia, n.d.t.) viene portata una speciale cartella, su cui è scritto “SEGRETISSIMO”. Questa cartella è interamente dedicata agli extraterrestri che hanno visitato il nostro pianeta. Nello stesso tempo viene trasmessa una RELAZIONE assolutamente riservata dal reparto dei Servizi Segreti che si occupa della presenza degli extraterrestri sul territorio del nostro Paese. Queste due cartelle di documenti vengono consegnate assieme alla “valigetta nucleare”. A mandato terminato, tali cartelle vengono conseguentemente passate al nuovo presidente. Un’ informazione più precisa su tale questione la potete avere guardando il noto film-documentario “The Men in Black” – ce ne sono diverse versioni”.
I: “Quanti sono tra di noi gli extraterrestri?”
M: “Quanti sono tra di noi non lo posso dire, in quanto ciò potrebbe destare il panico”. 

lunedì 25 marzo 2013

Le basi di una seria ricerca ufologica (parte seconda)


Dopo aver affrontato il tema della “predisposizione mentale” di chiunque voglia intraprendere una seria ricerca ufologica, occorre parlare delle conoscenze necessarie, che potranno, e dovranno, essere sviluppate nel corso della propria “scolarizzazione ufologica”, se non le si possiede. 

Prima di tutto vi sono diverse conoscenze di base che servono a dividere le segnalazioni e osservazioni in Ufo e Ifo (Oggetti volanti identificati). 

Come prima cosa occorre aggiornarsi nel campo dell’astronomia, assimilandone le basi, in modo da poter distinguere (non solo durante un’osservazione diretta) fenomeni astronomici (bolidi, comete, stelle, satelliti ecc) dagli Ufo veri e propri.
 
Sempre a tal fine occorrerà informarsi su tutti i possibili fenomeni naturali che spesso sono scambiati per Ufo, come ad esempio pareli, fulmini globulari, nuvole lenticolari, fuochi fatui…

Saperli riconoscere è molto importante. 

Infine occorre saper riconoscere oggetti volanti creati dall’uomo (oltre ai satelliti già citati) che potrebbero trarre in inganno osservatori e testimoni, come ad esempio lanterne cinesi, palloncini, aerei, palloni sonda, razzi ecc. Anche qui non occorre solamente essere a conoscenza della loro esistenza ma anche saperli riconoscere. 

lunedì 18 marzo 2013

Le basi di una seria ricerca ufologica (parte prima)

Kenneth Arnold

Fin dal 24 giugno 1947, a seguito dell’avvistamento di Kenneth Arnold (considerato il primo avvistamento Ufo dell’era moderna), il mondo è stato diviso in “scettici” e “believers” (letteralmente “credenti”).
 
Questa suddivisione netta, che non condivido, è presente ormai nell’immaginario della persona comune che tenderà a riconoscersi in una delle due “fazioni”.

Tale suddivisione non è affatto veritiera.

Come afferma il detto “la verità sta nel mezzo” anche in campo ufologico è bene non attestarsi su posizioni estremistiche.

Occorre quindi, prima di poter avere un’opinione il più oggettiva possibile, informarsi adeguatamente e soprattutto utilizzare il proprio intelletto per discernere la marea di informazioni, spesso false e tendenziose, che si possono reperire.

L’atteggiamento migliore di chi inizia a interessarsi del fenomeno ufologico è quello dello “scettico”. Qualcuno di voi rabbrividirà solo alla lettura di questa parola, avendo associato a esso un significato negativo ovvero quello dello scettico ad oltranza.

Quello che intendo è invece un atteggiamento che porti la persona a rimanere con “i piedi ben saldati a terra ma la mente libera di volare”.

Carl Sagan affermava che “sì, la mente va tenuta ben aperta, ma non così tanto che il cervello ne cada fuori” .
 
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